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Post by pjr on Sept 13, 2007 7:57:23 GMT -5
Se avete dato un'occhiata agli orari del prossimo anno accademico avrete notato che ci sono dei cambiamenti nei nomi dei titolari di diversi corsi. Nel sito non ufficiale sono i rimasti i vecchi nomi, in attesa di notizie certe, però sarebbe bene che noi studenti indagassimo, che ne dite? Potremmo chiedere ai professori, magari alla professoressa Pozzato, se troveremo ancora i professori Spaziante, Montanari, Basso e Paolucci (che però in teoria sarebbe già ufficialmente sostituito dal prof. Marmo da due anni, quindi probabilmente insegnerà ancora). Personalmente credo sarebbe una grossa perdita, e lo dico col massimo rispetto dei professori che dovrebbero sostituirli. Significherebbe perdere dei docenti che rendono il nostro corso di laurea stimolante. In quel caso sarebbe inoltre una grave mancanza di comunicazione da parte di chi gestisce il corso di laurea: credo che un cambio di cattedra andrebbe annunciato, condiviso, altrimenti a giochi fatti è difficile reagire. E' chiaro che non siamo noi studenti a decidere i contratti del dipartimento, ma dovremmo avere voce in capitolo anche solo per far capire che apprezziamo l'impegno che diversi professori ci mettono, e non vorremmo mai vederli andare via. Se qualcuno ha notizie, magari perché in contatto con lavori di tesi, faccia sapere a tutti (se può).
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Post by rossellacol on Sept 16, 2007 6:47:49 GMT -5
Ne ho parlato io tempo fa sul mio modesto blog, e se ne è parlato anche qui www.blogger.com/comment.g?blogID=35239649&postID=6506145457195644510&isPopup=true, dove, l'ho visto solo ora, anche Paolucci è intervenuto. Ti copio/incollo, per comodità, la sua risposta: Ciao a tutti, intervengo innanzi tutto facendo i complimenti a rossella e asfaleia [blog Pe-rizoma] per i bei post e per il tema che hanno portato alla luce.
Una piccola precisazione: il problema è innanzi tutto, come sempre, economico. Non ci sono i soldi per i contratti. Punto. E siccome esiste uno statuto folle che impedisce a noi che abbiamo contratti o collaborazioni di altro tipo con l'Università di Bologna di avere la titolarità di corsi nella stessa università, si è venuta a creare questa situazione assurda in cui la sostanza dgli insegnamenti e dei docenti non cambia, ma cambiano i nomi sul sito e i nostri stipendi per fare gli stessi corsi che due anni fa tenevamo già sottopagati e che ora ci sono pagati circa la metà della miseria che già erano prima. E questo con alcuni effetti collaterali di cui le vittime siete voi studenti: io non posso aggiornare da solo il mio programma, non posso verbalizzare da solo i miei esami, sono costretto a insegnare sotto falso nome e Costantino, che è un tesoro, è costretto a fare del lavoro burocratico assurdo che non gli spetterebbe. Al primo disguido c'è gente che rischia di non sapere quando c'è un appello fissato da mesi (sta succedendo proprio ora con semiotica interpretativa del 12 settembre) o di doversi fare due-tre ricevimenti per verbalizzare un esame.
In una parole, semplicemente, una situazione FOLLE, che coinvolge me, Lucio, Federico e Pierluigi, ma coinvolge e danneggia soprattutto voi.
Sappiate che qualsiasi iniziativa che voi vogliate prendere in questo senso avrà tutto il mio appoggio e sappiate anche che l'obiettivo polemico non sono i docenti strutturati del dipartimento, che anzi sono quelli che ci consentono di continuare a fare corsi che loro non potrebbero umanamente fare, ma questa folle situazione universitaria che Mussi non ha certo saputo migliorare in alcun modo.
Detto questo, sicuro che troverete appoggio in tutti noi, vi mando un abbraccio e un saluto di cuore, Claudio PaolucciDetto questo, che si fa? Io avrei da pensare alla tesi e agli ultimi esami ed egoisticamente potrei fregarmene, dato che ho quasi finito, ma penso, e spero che sia così per tutti voi, che le questioni di principio siano più importanti di tutto e che, in qualche modo, non avremo il diritto di lamentarci dei contratti precari che avremo quasi sicuramente una volta laureati se poi non protestiamo nei casi di conclamata ingiustizia, come questo, solo perché non ci riguarda. E poi, gli studenti che verranno meritano la nostra solidarietà (ho una amica che si immatricola quest'anno in Discipline semiotiche e mi spiace molto che trovi questa situazione) e, soprattutto, la meritano i nostri prof, che, non possiamo negarlo, hanno sempre dato il loro meglio, nelle lezioni stupende che ci hanno tenuto, nella disponibilità che hanno sempre dimostrato (chi interroga ai ricevimenti, chi ci incoraggia e quasi ci "costringe" a provare lo stesso l'esame anche se siamo impallati: a me è successo con Basso e con lo stesso Paolucci: quando lo racconto al mio ragazzo, abituato ai modi rudi di Giurisprudenza, mi invidia da morire) nonostante le remunerazioni fossero già da fame allora, tanto da costringerli spesso a collezionare contratti in università diverse dalle sedi anche lontane tra di loro. Io penso che meritino un tentativo di protesta da parte nostra, almeno, se non altro perché così sapranno che il loro lavoro è apprezzato.
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Post by pjr on Sept 16, 2007 11:40:10 GMT -5
Protestare certo, ma contro chi? Se le cose stanno in questo modo non sembra essere colpa di nessuno, se non di un sistema male organizzato a livello nazionale. Grazie del contributo, io intanto continuerò a provare di capire i dettagli
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Post by rossellacol on Sept 18, 2007 2:50:22 GMT -5
Protestare certo, ma contro chi? Se le cose stanno in questo modo non sembra essere colpa di nessuno, se non di un sistema male organizzato a livello nazionale. Bè, insomma, colpa di nessuno...non l'ha deciso mica Idddddio che i giovani ricercatori italiani, di semiotica soprattutto, debbano essere dannati per sempre, inchiodati ad una vita di contratti e assegni a termine! Diciamo che le colpe sono forse molto diffuse, ma non credo sia un buon motivo per far sentire la nostra voce, magari al rettore o al ministero. In questo senso magari sarebbe certamente utile sapere dagli interessati dettagli maggiori sulla loro situazione e sul motivo di quanto succede. Magari dando una occhiata su cbr.debord.ortiche.net/
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Post by pjr on Sept 19, 2007 3:00:25 GMT -5
Certo questo intendevo, che il problema esiste ma non per cattiva amministrazione nel nostro dipartimento o facoltà, ma proprio su scala nazionale. Quindi se una protesta vuole esserci, di certo deve essere di larga scala. Ottimo il sito dei ricercatori precari che hai linkato!
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